Il risarcimento dei danni dovuti inizia da qui

“Qualunque fatto doloso o colposo obbliga l’autore al risarcimento di tutti di danni subiti e subendi”

Il risarcimento del danno è un diritto non un abuso

Sei vittima di un caso di malasanità? Non hai prestato il consenso informato prima di un trattamento sanitario? Sei stato coinvolto in un incidente stradale? Hai subito un danno da furto d’identità? Dal tuo c/c sono stati eseguiti bonifici non autorizzati?
In tutti questi casi e in molteplici altri hai diritto al risarcimento di tutti i danni.

È importante sapere che il primo presupposto per ottenere il risarcimento del danno è l’esistenza di un fatto che abbia tutti i requisiti richiesti dalla legge.
Per questo motivo è importante e fondamentale l’analisi preliminare del fatto e la valutazione approfondita di tutte le circostanze che lo studio realizza prima di iniziare un giudizio.
Ciò per evitare di creare aspettative mal riposte, azioni infruttuose e perdite di denaro.

La giusta quantificazione del risarcimento è fondamentale

Sei hai subito un danno ingiusto la quantificazione del risarcimento non è un aspetto secondario.
Quanto ti spetta per un intervento mal riuscito? Per la morte di un parente? Ecc.
Oggi la sfera risarcitoria è più ampia che mai: danno patrimoniale, danno non patrimoniale (danno biologico, morale, esistenziale) ma anche in questo caso occorre personalizzare la quantificazione per evitare di tralasciare elementi di fatto che possono concretamente consentirti di ottenere un giusto risarcimento.
Fondamentale l’analisi preliminare di tutte le conseguenze, nessuna esclusa, e la valutazione approfondita di tutte le circostanze che lo studio realizza prima di iniziare un giudizio, per poter dimostrare la reale consistenza del danno sofferto.
Ciò per evitare di perdere denaro, consentendoti, di massimizzare il ristoro  
  • Hai subito danni dalla vaccinazione contro il virus dell’epatite A? Hai diritto all’indennizzo!

    Dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della legge 25 febbraio 1992 n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati), nella parte in cui non prevede il diritto a un indennizzo, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla medesima legge, a favore di chiunque abbia riportato lesioni o infermità, da cui si è derivata una menomazione permanente della integrità psico–fisica, a causa della vaccinazione contro il contagio dal virus dell'epatite A.  (Corte Costituzionale, sentenza n. 118/20; depositata il 23 giugno)- Leggi tutto
  • Il padre non provvede i bisogni dei figli? Riconosciuto il risarcimento dei danni non patrimoniali!

    In tema di danno endofamiliare, a seguito della separazione dei genitori, deve essere riconosciuto ai figli anche il risarcimento dei danni non patrimoniali, qualora il padre, intraprendendo una relazione extraconiugale e lasciando la casa coniugale, non provveda tuttavia economicamente, nonostante le decisioni giudiziarie in merito, al loro sostentamento e non si curi dei loro bisogni, rifiutando dolosamente ogni contatto e ogni tentativo di ristabilire con gli stessi una relazione affettiva. Tale comportamento, connotato da gravi violazioni all’interno della famiglia, comporta infatti gravi lesioni dei diritti costituzionali della persona nell’ambito del nucleo familiare Trib. Torino, sent. 17 luglio 2018, n. 3690 Leggi tutto
  • Prestazione terapeutica senza consenso informato. Quando è dovuto il risarcimento del danno?

    In tema di consenso informato al trattamento sanitario, anche nel caso di mera violazione del diritto all’autodeterminazione, il presupposto del diritto risarcitorio è la circostanza che il paziente, ove informato, non si sarebbe sottoposto al trattamento. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 17806/20; depositata il 26 agosto). Leggi tutto